LUIGI MOGLIA
(attivo a Roma dal 1850 al 1870)
L’Aurora
1845-1865
micromosaico in cornice lignea  dorata
Copia in riduzione dall’affresco di Guido Reni, L’Aurora, palazzo Pallavicini Rospigliosi, Roma
1906, XV, 183
dim.: h 64,5 x 140 cm

Il grande quadro ha come soggetto, in riduzione, un famoso affresco di Guido Reni raffigurante L’Aurora, dipinto nel 1614 sul soffitto di Palazzo Rospigliosi a Roma.

L’opera fu acquistata da Antonio Borgogna, particolarmente interessato ad oggetti in micromosaico, dagli eredi del mosaicista Luigi Moglia.

Il Moglia fu attivo a Roma presso il prestigioso Studio Vaticano del Mosaico, istituzione creata nel 1727 con lo scopo di sostituire con mosaici i dipinti della Basilica di San Pietro.

Il mosaicista si specializzò nel micro-mosaico, tecnica che punta a imitare la pittura attraverso l’uso di tessere minutissime di forma irregolare, adattabili alle esigenze della composizione, posizionate accuratamente su supporti in marmo o lavagna.

I punti di connessione tra le tessere sono resi invisibili grazie alla stesura di un mastice colorato che andava a riprendere la tonalità della pasta vitrea. Per ottenere tessere di tale minuzia, la pasta veniva riavvicinata al calore, resa malleabile e stesa in lunghe bacchette sottili da cui effettuare i singoli tagli. Grazie a tale procedimento era possibile mescolare pasta vitrea di colori differenti, andando ad ottenere un’ampia gamma di toni e sfumature, senza che fosse necessario intervenire con ulteriori modifiche sul materiale.

Al Museo Borgogna sono esposti altri preziosi micro-mosaici, tra cui due grandi vedute di Roma esposte all’ingresso. Questa coppia è opera di un altro mosaicista romano, Michelangelo Barbieri, e fu acquistata da Borgogna all’asta Demidoff di Firenze nel 1880.

Luigi Moglia, L'Aurora, micromosaico, Museo Borgogna, Vercelli
Luigi Moglia, L'Aurora, micromosaico, particolare, Vercelli, Museo Borgogna