Renzo Roncarolo
(Vercelli 1916-2000)
Ritratto della moglie
1985
olio su tavola, firmata
178,5 x 94,5 cm

Il ritratto della moglie Maria Teresa De Bianchi venne donato al Museo dal pittore nel 1985-1986. Formatosi presso l’Accademia Albertina di Torino con Cesare Maggi, e a Brera, Renzo Roncarolo fu insegnante di disegno alla scuola professionale Borgogna e dal 1952 insegnò Pittura e Decorazione all’Istituto di Belle Arti di Vercelli di cui divenne direttore artistico. Ventisettenne fu catturato a Verona, dove prestava servizio militare nel 4° Reggimento Genio Artieri, e deportato a Berlino-Drailiden dove fu prigioniero tra il 1943 e il 1945. La drammatica esperienza lo ha condotto alla realizzazione di disegni durante la prigionia permeati di un tragico espressionismo calato nella realtà del vissuto. È stato insignito della Croce di Guerra della Resistenza e del titolo di Cavaliere della Repubblica. Si accostò inizialmente allo studio della pittura rinascimentale, con attenzione alla scuola gaudenziana vercellese, che conobbe anche attraverso la copia di diverse opere della collezione del Museo Borgogna. Fu autore di numerose pale d’altare e affreschi tra cui ricordiamo la Vita di san Rocco a Pallusieux (Aosta). Si avvicinò alle avanguardie storiche aderendo al Gruppo Forme insieme a Francesco Leale con cui condivise la passione per il carnevale vercellese. Vedute cittadine, paesaggi montani della valle d’Aosta e soggetti del circo e del teatro sono spesso ricorrenti nella sua ricca produzione di oli ed acquerelli. Costantemente alla ricerca di nuove sperimentazioni, la sua pittura è incentrata sul colorismo passando anche attraverso esperienze di pittura astratta e informale.

Renzo Roncarolo, Ritratto della moglie, 1985, olio su tavola, Museo Borgogna, Vercelli