FRIEDRICH HIDDEMANN
(Düsseldorf, 1829-1892)
Il tribunale della Santa Vehme, 1888
olio su tela firmata e datata
Inv. 1906, XXIII, 29
139 x 187 cm

Friedrich Hiddemann, pittore di genere e incisore tedesco, si formò all’Accademia di Düsseldorf e attraverso numerosi viaggi tra Germania, Francia, Belgio e Olanda.
Il dipinto ritrae un gruppo di uomini riuniti in un bosco sotto un grande albero e vicino a una grotta. Sotto le sue chiome sono disposti in cerchio seggi di pietra di fronte ad un altare, su cui poggia una spada.
Il soggetto, chiaramente espresso nel titolo, ritrae una riunione della società segreta Santa Vehme. Secondo la leggenda, questo tribunale fu fondato da Carlo Magno, o più probabilmente in Vestfalia verso la fine del 1200, dopo la morte di Federico II. Ebbe il compito di mantenere l’ordine, di lottare contro ogni forma di eversione, di difendere il cattolicesimo opponendosi alle riforme sociali. Il nome viene fatto risalire alla parola olandese veem ovvero corporazione, poiché sembra che tra i primi membri vi fossero esponenti delle organizzazioni dei mestieri. Si trattava di un tribunale segreto in cui il “condannato” veniva avvertito con l’affissione notturna di una pergamena sulla porta di casa attraverso un pugnale a forma di croce, che nel dipinto vediamo posato sull’altare insieme ad un cappio. Non vi era appello: per piccoli reati era richiesto il pagamento di un’ammenda pecuniaria anche pesante, per reati più gravi come omicidio, eresia e stregoneria, la condanna era all’impiccagione.
In quest’opera il consesso si svolge sotto le fronde di un imponente tiglio centenario, detto anche “albero di giustizia”, ovvero in un luogo scelto sin dall’antichità per la riunione e l’esercizio della giustizia.
La grande tela fu acquistata da Antonio Borgogna alla III Internazionale Kunstaustellung di Monaco nel 1888.

Friedrich Hiddemann, Il tribunale della Santa Veheeme, olio su tela, Vercelli, Museo Borgogna