Hendrick van Balen (Anversa 1575 ca.-1632)
e Jan Brueghel il Vecchio (Bruxelles1568-Anversa 1625)
[copia da]
Allegoria della terra, 1615 ca.
tavola
inv. 1906, XI, 72
dim.: 55,5 x 96 x 3 cm
Si tratta di una copia realizzata da Hendrick van Balen e Jan Brueghel il Vecchio del dipinto raffigurante Allegoria della terra alla Galleria Doria Pamphilj a Roma. Ritenuta a lungo una replica autografa per l’alta qualità artistica, l’attribuzione della tavola non è stata confermata da Raffaella Colace che la indica come copia (Museo Borgogna. Dipinti fiamminghi e olandesi a cura di B. Meijer, 2001).
Le allegorie della creazione, degli elementi e delle stagioni costituiscono una parte notevole della produzione di Jan Brueghel che realizzò tra il 1607 e il 1621 una serie di Elementi anche per il cardinale Borromeo. La tavola della collezione Doria Pamphilj fa parte di una serie dei quattro elementi e si colloca intorno al 1611, data che costituisce un termine post quem per il dipinto del Borgogna.
Questo tipo di soggetti di grande successo e richiesti dai collezionisti spiega il proliferare di copie d’epoca che trovarono un’ampia circolazione nel mercato dell’arte.
Antonio Borgogna la acquistò infatti per la sua collezione all’Asta della collezione Bevilacqua-La Masa, avvenuta a Venezia nel 1900.
La figura di Cerere, dea dell’agricoltura e della fertilità, appare al centro della scena mentre regge una cornucopia, circondata da satiri e amorini. E’ immersa in una rigogliosa e straripante flora e fauna, composte da fiori, frutta, come l’uva o i meloni in primo piano, vegetali, come zucche, carote e carciofi, animali esotici, come scimmie e porcellini d’India.
Di questo stesso soggetto esistono altre repliche, tra cui due realizzate da Jan Brueghel il Giovane al Paul Ghetty Museum di Malibu e al Musée des Beaux-Arts di Lione, oltre ad altre versioni passate sul mercato antiquariale.
L’opera è stata restaurata nel 2007 ed esposta alla mostra Terra, materia e simbolo tenutasi al Forte di Bard (Aosta) nel 2008.


