Completeranno l’arredo della Sala Araba alcuni dipinti di gusto orientalista.

Tra le opere più suggestive troviamo quelle di Stefano Ussi (Firenze 1822-1901), importante pittore fiorentino, di cui Borgogna fu amico ospitandolo anche a Vercelli in occasione della commissione del grande dipinto raffigurante Bianca Capello che riceve gli ambasciatori veneziani al cospetto del granduca Francesco I de Medici. Ussi è un protagonista della corrente del Romanticismo storico ma anche precursore della pittura macchiaiola. Viaggiò in Africa per schizzare e illustrare il romanzo Marocco di Edmondo De Amicis e rimase incantato dalla luce del Mediterraneo meridionale. Ne sono testimonianza il quadro con Donna araba alla fonte del 1880 e Accampamento di nomadi.

Le ambientazioni esotiche si ritrovano nella replica di Enea Monti, allievo di Ussi, della tela raffigurante una Famiglia araba in viaggio e nel grande dipinto del torinese Felice Cerutti Bauduc (Torino 1818-1896) che documenta una Tribù araba in marcia nel deserto.

Un quadretto in terracotta smaltata e dipinta di Enrico Canova (Torino 1832-1908), Il corriere del deserto del 1874, fu comprata da Borgogna all’Esposizione di Torino del 1884.