La Sala Araba conteneva molte opere d’arte di diversa provenienza e tecnica, oltre ai ricordi di viaggio a cui Antonio Borgogna era affezionato. Dopo averla fatta decorare, allestì 457 oggetti puntualmente descritti nel suo inventario, collocando mobili, dipinti, tappeti, vasi, sculture, avori, porcellane in un allestimento eclettico di cui purtroppo non rimane, ad oggi, alcuna fotografia.

La preziosa pavimentazione ceramica rappresenta un’altra peculiarità decorativa della stanza, grazie alle colorate riggiole di ispirazione ispano-moresca che coprono l’intera superficie della Sala araba e ricorda il viaggio di Borgogna all’Alhambra di Granada.  

Man mano che proseguono gli studi sugli oggetti e sulle opere rintracciate nei depositi e con il sostegno economico dei nostri mecenati, procediamo nel loro restauro finalizzato al riallestimento.

Sala Araba_parete nord

Alle pareti:

3. Manifattura Ginori, Firenze, coppia di vasi tipo Alhambra, 1880-1890, maiolica a lustro, su coppia di mensole in legno di G. Parvis

4. Enea Monti (doc. a Roma ultimo quarto del XIX sec.), Studio di Stefano Ussi, 1881, acquerello

6. G. Parvis, porta monumentale, legno intarsiato, avorio, madreperla, bronzo con iscrizione in caratteri cufici che recita: “Grazie a Dio per la benedizione dell’Islam”

7. G. Parvis, portacarte da parete, legno intarsiato

8. G. Parvis, stipo, legno con intarsi in avorio e iscrizione in arabo “Duri a te la gloria e la permanenza finché differisce il mattino e la sera”

Al centro della sala:

9. Manifattura fiorentina, tavolo con piano in breccia antica di Seravezza sostenuto da quattro sfingi in legno

12. G. Parvis, piatto con caratteri arabi, ottone inciso

13. Manifattura persiana, caffettiera e 5 porta tazzine, rame argentato e argento – da restaurare

14. G. Parvis, tripode con vassoio, legno, bronzo

15. G. Parvis attr., bacile con brocca (aftaba) per le abluzioni, rame argentato

16. G. Parvis, paravento, legno intarsiato

17. Manifattura Ginori, Elefante indiano, 1880 ca., maiolica dipinta

18. Manifattura egiziana, tappeto, velluto di seta con ricami a caratteri arabi – da restaurare

19. Porta Corano, legno intarsiato; dono A. Cerutti Garlanda

20. Manifattura Fratelli Mosca/Henri Delange, Napoli (1869-1878), pavimentazione con motivi in stile moresco, ceramica policroma

Sullo stipo:

21. G. Parvis attr., porta specchio a cassa apribile, rame argentato

22. Manifattura veneziana, coppia di piatti, ottone, smalto policromo

23. Manifattura dell’Alto Egitto, bossolo con coperchio, sabbia del deserto del Sahara raccolta presso il tempio di Ipsanbul in alto Egitto, bronzo cesellato

24. Bruciaprofumi, filigrana d’argento, pietre e smalti

25. Manifattura persiana, coppia di bottiglie, ferro ageminato in ottone e argento inciso

26. Pipa, legno di cocco, ottone, pietre

Sul tavolo:

27. Manifattura persiana, bicchiere, ottone e smalto

28. Manifattura palestinese, calice, pietra nera tornita e incisa

29. G. Parvis, serpente ureo, legno

30. G. Parvis, cavalletto con teste zoomorfe in stile neo-egizio, legno – da restaurare

31. Manifattura romana, coppia di scimmie – replica dai Musei Capitolini, marmo rosso

32. Manifattura del Cairo, uovo di struzzo inciso su tripode in bronzo

33. G. Parvis, coppia di bottiglie in stile neo-egizio, terra croda policroma – da restaurare

Parete sud Sala Araba

21. Manifattura egiziana, tappeto, velluto di seta con ricami a caratteri arabi

22. G. Parvis, chaise longue, legno intarsiato

23. Valentino Panciera Besarel (Zoldo 1829-Venezia 1902), moretto inginocchiato, legno intagliato

24. G. Parvis, sedia pieghevole, legno intagliato

Sullo stipo:

25.26. Compagnia di Venezia Murano o dott. Salviati, lampada da moschea, vetro, smalti e oro e bottiglia di tipo islamico, vetro blu smalti e oro

27. Manifattura del Cairo, quattro coppe con coperchio e iscrizioni arabe, bronzo inciso

28. Manifattura nord africana (?), candeliere raffigurante cariatide egizia inginocchiata, bronzo dorato

29. G. Parvis, statuetta funeraria con urna, ottone, smalto policromo

30. G. Parvis, coppia di candelieri e paralume, rame argentato, vetro dipinto con iscrizione “Allāh è la Luce dei cieli e della terra. La Sua Luce è come una nicchia, in cui c’è una lampada, e la lampada è in un cristallo e il cristallo simile a una stella splendente”