COSTANTINO BARBELLA

(Chieti 1852 – Roma 1925)
Canestro d’amore o Soli!
ultimo quarto del XIX secolo
scultura in bronzo, firmata, su basamento in marmo nero
inv. 1906, XX, 44
34 x 17 x 16,5 cm ca.

Il piccolo gruppo in bronzo, raffigurante due amanti che si baciano nascosti da un cesto, fu acquistato da Antonio Borgogna all’asta della collezione William Charlesworth di Napoli nel 1901. Nella stessa occasione Borgogna comprò anche una terracotta policroma di uno dei soggetti più noti dello scultore abruzzese dal titolo Canto d’amore, grazie al quale l’artista ottenne la notorietà e la nomina a insegnante onorario dell’Istituto di Belle Arti di Napoli. 

Lo scultore abruzzese, proveniente da una famiglia di umili origini, sviluppò la propensione per l’arte modellando piccole figure per il presepe che vendeva nel negozio di chincaglieria di famiglia. Fu l’incontro con l’amico pittore Francesco Paolo Michetti, che lo spronò a concorrere per una borsa di studio all’Accademia di Belle Arti di Napoli, che lo spinse a scegliere la professione artistica studiando modellato e specializzandosi in composizioni di piccolo formato. Con Michetti e il poeta Gabriele D’Annunzio, con cui strinse una duratura amicizia, frequentò il cenacolo di artisti di Francavilla, diventato centro di richiamo per gli intellettuali del tempo.

I soggetti delle sue sculture sono scene di genere di ispirazione popolare, con figure di contadini e pastori nel tradizionale abbigliamento abruzzese. I sentimenti espressi dai suoi soggetti sono semplici e specchio di una cultura tradizionale che stava scomparendo. Gli umili ma fieri protagonisti delle sue opere vengono descritti con attenzione verista e con sincera partecipazione, pur nell’aneddoto a volte folcloristico.

Le sue opere furono molto apprezzate e note anche a livello internazionale e presenti in importanti musei del mondo, anche grazie alla sua partecipazione a numerose aste nazionali e internazionali. Numerose opere sono conservate al museo di Chieti a lui intitolato insieme al ritratto di Michetti che lo raffigura accanto a due delle sue sculture più celebri: Canto d’amore e Canestro d’amore.

Il Museo Borgogna conserva dello stesso autore altri due bronzetti dal titolo La partenza del soldato e Il ritorno, raffiguranti la partenza del volontario per una delle battaglie risorgimentali per l’Indipendenza e il ritorno dall’esercito. Il tema si collega alla versione in pittura della famosa tela di Gerolamo Induno del 1880 raffigurante La partenza dei coscritti per la Terza guerra d’Indipendenza del 1866, esposta nella stessa sala, che Borgogna acquistò come replica in riduzione del dipinto ora al Museo del Risorgimento di Milano acquistato dal re sabaudo (https://www.milanoattraverso.it/ma-istituzione/109/museo-del-risorgimento/).

Costantino Barbella Soli bronzo Museo Borgogna
Costantino Barbella, Canestro d'amore, particolare, bronzo, Museo Borgogna, Vercelli
Costantino barbella La partenza bronzo Museo Borgogna
Costantino Barbella Il ritorno bronzo Museo Borgogna

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