DEFENDENTE FERRARI E COLLABORATORI
(Chivasso, attivo nel Piemonte occidentale dal 1509 al 1535 ca.)
Madonna in trono con il Bambino, Sant’Eusebio e San Giuseppe; nell’ordine superiore Deposizione dalla croce,San Giovanni Battista e Santa Lucia
1520-1525
tempera su tavola, polittico a sei scomparti, in cornice del 1934
Provenienza: Bianzè, chiesa collegiata di Sant’Eusebio, cappella della Concezione almeno dal 1657 fino al 1716; post 1716 ante 1723 polittico smembrato e ricollocato in parte nella chiesa; all’inizio del XIX secolo trasferito parzialmente nella chiesa cimiteriale di Santa Maria dei Tabbi di Bianzè dove rimane fino al 1920; Vercelli, Museo Leone dal 1920 al 1933 (le quattro tavole non rubate) in deposito temporaneo; Vercelli, Museo Borgogna ricomposto da Viale e in deposito dal 1934.
373 x 251 x 20 cm

Il grande polittico di Defendente Ferrari proviene dalla chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio a Bianzè poi smembrato e in parte confluito alla chiesa cimiteriale di Santa Maria dei Tabbi.

Le tavole raffiguranti la Madonna in trono e Santa Lucia vennero rubate dalla chiesa nel 1920, recuperate grazie al contributo di Vittorio Viale e Pietro Accorsi, vennero riallestite al Museo Borgogna in una nuova cornice realizzata in stile da Carlo Cussetti nel 1934.

L’opera costituisce un esempio di Flügelaltar o altare a battenti, una tipologia nata nel nord Europa tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, con pannelli laterali mobili che venivano chiusi nei giorni feriali, mostrando scene figurate spesso a monocromo, e aperti nei giorni festivi svelando l’immagine centrale del polittico.

Le scene dipinte con la tecnica a grisaille sul verso dei pannelli, conservati presso la chiesa parrocchiale di Bianzè, raffigurano le Storie di San Gioacchino e Sant’Anna. Un’articolazione analoga è visibile nel polittico di Sant’Antonio a Ranverso (1530). Il polittico mostra la forte influenza nordica ancora evidente nell’opera matura dell’artista, dominata da fondi dorati e dettagli preziosi. Il prototipo della tavola raffigurante la Madonna in trono è da ricercare nella Madonna del Buon Consiglio di Savona (1511 circa), il cui cartone sembra essere stato qui replicato. Nel pannello della Deposizione il pittore rielabora, tramite la mediazione di incisioni di riproduzione, lo schema di un dipinto perduto di Rogier van der Weyden.

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