FRANCESCO LOJACONO
(Palermo 1838-1915)
Marina
Marina alla nascita del sole
1881
olio su tela, firmati e datati
inv. 1906, XIV, 22
inv. 1906, XVI, 21
44 x 79,7 cm

I due pendant vennero acquistati da Antonio Borgogna ed esposti nelle sale della sua casa museo. Francesco Lojacono, pittore palermitano, fu uno dei maggiori interpreti del genere paesaggistico in Italia nell’Ottocento, chiamato dai contemporanei “ladro del sole”. Dopo gli esordi nella pittura di storia romantica, sviluppò un precoce interesse per il paesaggio. Ottenuti i primi riconoscimenti, durante il suo soggiorno a Napoli l’artista elaborò la lezione di Filippo Palizzi, della scuola di Posillipo e di Giacinto Gigante. I paesaggi dal vero esposti al ritorno a Palermo, nel 1859, introdussero in Sicilia l’influenza dei modi palizziani e delle correnti più aggiornate del realismo europeo. Entrò in seguito in contatto con l’ambiente fiorentino e la pittura macchiaiola.
La tela dal titolo Marina, costituisce una replica autografa del dipinto, in collezione privata palermitana, datato 1877. La replica delle sue opere costituiva per l’artista un mezzo per soddisfare le numerose richieste del mercato per soggetti che risultavano di grande fortuna, a volte riproposti con notevoli varianti, e molto presenti alle Esposizioni nazionali e internazionali contemporanee.
La resa atmosferica dell’ambiente marino, intrisa delle prime luci dell’alba, emerge in entrambe le tele, dominate da una sospensione silenziosa della scena, tutta incentrata sul piano paesaggistico, in cui le figure umane appaiono quasi come un elemento accessorio.
I sensibili valori cromatici e luministici della pittura sono riemersi grazie al restauro del 2004 realizzato in occasione della mostra monografica sul pittore tenutasi a Palermo. Entrambe le opere presentano una pregiata cornice originale con una raffinata decorazione a ricamo applicata su legno e dorata.

Francesco Lojacono, Marina; olio su tela, Vercelli, Museo Borgogna
Francesco Lojacono, Marina alla nascita del sole, olio su tela, Vercelli, Museo Borgogna