GUGLIELMO TRICERRI (Trino 17 aprile 1909 – Vercelli 20 ottobre 1983)
Bagnante al sole Donna che esce dall’acqua
1930-40 ca.
busto in marmo su base in marmo rosa
inv. 2023, Do, 1
marmo: 50 x 40 cm
base: 50 x 30 x 5 cm

La scultura è stata recentemente donata dalla famiglia in occasione del quarantennale della morte dell’artista vercellese Guglielmo Tricerri, insegnante di modellato e scultura per trent’anni all’Istituto di Belle Arti di Vercelli e presso il Liceo Artistico “U. Foscolo”.

Formatosi nella bottega dell’intagliatore Bosi e poi presso lo scultore Francesco Porzio a Vercelli, frequentò l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida dello scultore Michele Guerrisi. Dopo l’interruzione del secondo conflitto mondiale, che lo vide militare in Albania, in Grecia e poi prigioniero in un campo tedesco, soggiornò in Belgio per un paio d’anni prima di tornare a Vercelli, dove affiancò l’attività artistica a quella di commerciante di legname.

Particolarmente sensibile alla produzione degli artisti Marino Marini e Giacomo Manzù oltre che alle soluzioni plastiche proposte da Adolfo Wildt, Tricerri cercò di conciliare la formazione classica con il superamento della tradizione ottocentesca legata al realismo figurativo e a un pacato sentimentalismo; sperimentò diverse forme compositive e tecniche che privilegiano l’indagine psicologica e la ricerca volumetrica, dove la figura umana sempre più stilizzata assume valenze espressive rese anche dal trattamento scavato e ruvido delle superfici. Al soggetto della Bagnante dedicò infatti anche un bronzo a figura intera intitolato Donna al sole ma la cui impostazione e tecnica si discostano fortemente dalla politezza e dalla tensione vagamente purista del nostro marmo dove lo scultore accentua la posa reclinata della testa, la bocca leggermente aperta e la linea appena sotto le spalle che suggerisce la superficie dell’acqua.

Tricerri aderì al “Gruppo Forme”, un sodalizio di artisti e intellettuali vercellesi, nato nell’inverno del 1945-’46 e composto da Armando Donna, Carlo Bosio, Fabio Fabiano, Francesco Leale, Renzo Roncarolo, Vittorio Bergomi, Amedeo Corio ed Edoardo Rosso.

Il pittore vercellese Francesco Giuseppe Rinone (Vercelli 1901-1982) lo ritrae, nella tela del 1936 esposta in museo e qui riprodotta, mentre lo scultore è seduto su uno sgabello e intento a modellare la testa-ritratto dell’amico pittore, una sorta di doppio ritratto tra i due artisti.

Tricerri fece anche parte, dal 1969 e per quindici anni, del Consiglio di Amministrazione del Museo Borgogna.

(notizie tratte da Ricordo di Guglielmo Tricerri scultore insegnante accademico all’Istituto di Belle Arti, a cura di A. Corio, catalogo della mostra tenutasi al Museo Leone dal 5 al 21 dicembre 1986, Vercelli ed. Besso 1986 e da: Mostra collettiva del Gruppo Forme, Auditorium di S. Chiara, Comune di Vercelli, 11-23 novembre 1978; Il Gruppo Forme in collettiva, mostra della Famija Varsleisa 14 -25 ottobre 1995, ed. Besso Vercelli 1995, pp. 32-33).

Guglielmo Tricerri baganante al sole marmo Museo Borgogna Vercelli
Giuseppe Rinone, Ritratto di Guglielmo Tricerri, olio su tela, Vercelli, Museo Borgogna