MANIFATTURA DI VIENNA, pittore I. G. Sachs
Placca in porcellana marchiata Manifattura Reale di Berlino (KPM con scettro)
Il festino di Baldassarre
Seconda metà del XIX secolo
Copia in riduzione su porcellana da Il festino di Baldassarre, Monaco, Maximilianeum, in cornice rivestita in velluto
inv. 1906, V, 369-370
dim. c.c. 73,5 x  87,5 x 10 ca.; s.c. 52,5 x 65,5 cm

Il dipinto è realizzato su di una placca in porcellana marchiata dalla Manifattura Reale di Berlino (KPM con scettro) ma l’inventario di Borgogna e il catalogo dell’asta Gandara di Napoli del 1901, dove fu acquistato dal collezionista, riportano il riferimento alla manifattura di Vienna. La placca è firmata in basso a destra dal pittore “I. G. Sachs”. La scena, che ritrae di Festino di Baldassarre, è incorniciata da un motivo decorativo in stile pomeiano.
L’episodio biblico raffigurato è tratto dal Libro di Daniele nell’Antico Testamento. Baldassarre, re di Babilonia, nonostante l’assedio da parte di Ciro, organizza un banchetto a corte anziché provvedere alla difesa della città. Nel banchetto vengono sfoggiate coppe e vasellame saccheggiati nel tempio di Gerusalemme dal padre di Baldassarre, Nabucodonosor. Il banchetto è interrotto dall’improvvisa apparizione dall’oscurità di una scritta sulla parete che recita: “Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine. […] Il tuo regno è messo a pezzi, ed è dato a Medi e Persiani”. Per interpretarne il significato viene chiamato Daniele che rivela che la fine del regno di Baldassarre è vicina e che lui verrà ucciso dai suoi avversari.

L’episodio narrato fu raffigurato anche in un noto dipinto di Rembrandt, Il festino di Baldassarre, della National Gallery di Londra. Una placca con lo stesso soggetto e della stessa manifattura è passata in asta a Londra nel 2013 (Christies, lotto 161).

L’oggetto è stato adottato e restaurato con il contributo del Soroptimist Club di Vercelli.

Manifattura di Vienna, Festino di Baldassarre, porcellana, Museo Borgogna, Vercelli