L’arteterapia è solo una pratica di moda? E’ capace di muovere davvero emozioni e offrire benessere ? Abbiamo cercato di farci un’idea a questo proposito…

Nell’ambito del progetto Dedalo Vola, il Museo Borgogna ha proposto domenica 20 marzo 2022 un’esperienza di avvicinamento e conoscenza dell’arteterapia. L’appuntamento dal titolo Guarda, ascolta, ricorda, forma e porta con te ha coinvolto l’arteterapista Michela Morovich e l’artista Laura Mazzeri.

L’intento, condiviso da Cinzia Lacchia e da Roberta Musso del Museo insieme alle due curatrici, era di creare uno spazio di espressività libera in un luogo di arte connotato; favorire l’accoglienza, mettere a proprio agio i partecipanti. Il percorso è stato costruito insieme agli iscritti fin dalla prenotazione, suggerendo di portare con sé un’immagine, una foto, un oggetto ritenuti significativi.

Uno spazio speciale

All’arrivo in museo i partecipanti hanno passeggiato tra le sale del Novecento, accompagnati tra storie e suggestioni, in uno spazio dove l’arrivo di nuove opere ha ridisegnato l’allestimento. Muoversi, respirare, ascoltare e osservare insieme ha acceso stimoli e creato le condizioni per aprirsi e fare gruppo.

Un’area del Salone Mario Borgogna è stata allestita con cura per la parte laboratoriale: vari materiali utilizzabili a piacere e opere di Laura Mazzeri sono stati presentati e messi a disposizione dei partecipanti.

La guida serena e attenta di Michela Morovich ha invitato a scegliere istintivamente i materiali, ha risposto a dubbi e ascoltato proposte, mentre Laura Mazzeri ha condiviso riflessioni e indicazioni sugli usi più creativi degli stessi.

Tutti potevano muoversi liberamente, scegliere modi e tempi. Insieme abbiamo goduto di un’atmosfera del creare piena di idee, parole, scambi, colori, gesti, sorrisi e risate sincere. Un atteggiamento mai giudicante ma propositivo ha connotato l’esperienza oltre a favorire lo scambio libero di emozioni.

Espressione e condivisione

La parte finale è stata dedicata alla possibilità di condividere il proprio elaborato in un confronto verbale. Un invito, non un obbligo. In modo naturale tutti i partecipanti hanno esposto emozioni e riflessioni ai loro compagni di viaggio nell’arte terapia. Una partecipante si è presentata dicendo: “da tempo aspettavo di poter compiere un gesto per scaricare la mia rabbia e iniziare a ricucire la mia ferita. Oggi ci sono riuscita e ora sto meglio”.

Un sentimento espresso da molti è la gratitudine. Un pomeriggio da dedicare a se stessi e alle proprie emozioni in un luogo di bellezza e accoglienza è un regalo importante!

Per noi del Borgogna la strada è aperta. Abbiamo vissuto un’esperienza emozionante. Speriamo di proporre nuovamente altre dosi di benessere al Museo.

Roberta Musso