ANDREA LOCATELLI
(Roma 1695 – 1741)
Paesaggio romano e viandanti
post 1725
olio su tela
inv. 1906, XXIX, 13
124 x 174,5 cm

L’opera venne acquistata da Antonio Borgogna all’asta delle raccolte Orsini di Roma nel 1896 per 800 Lire.
La tela si può collocare cronologicamente dopo il 1725, nella seconda maniera della produzione dell’artista romano specializzato nella pittura di paesaggio, e rappresenta un salto qualitativo rispetto alla coeva attività del pittore. Ne è conferma la fortuna che dovette ottenere l’opera tanto da essere realizzata in almeno due versioni (l’altra, di dimensioni leggermente inferiori, è conservata in una collezione romana). Il dipinto doveva inoltre avere un pendant citato nel catalogo d’asta. Il genere della pittura di paesaggio settecentesco, che ebbe ampia fortuna nel mercato antiquariale del XIX secolo al fine di abbellire le quadrerie dei collezionisti, appare qui declinato secondo una spiccata sensibilità al dato naturale degli elementi paesaggistici. La composizione si sviluppa per piani successivi in luce e in ombra fino allo sfumato dell’orizzonte, immerso in un’atmosfera velata che rievoca le opere di Jan Frans Van Bloemen. Una lettura partecipata del dato naturale emerge nello stesso ductus pittorico, che varia col digradare dei piani: a colpi di spatola in primo piano su rocce, fogliame e terra, e sempre più stemperato verso l’orizzonte. Questo coinvolgimento sensoriale dello spettatore apre alla poetica del pittoresco della seconda metà del Settecento e alle ricerche di Claude Joseph Vernet e Richard Wilson.

Andrea Locatelli, paesaggio romano e viandanti, olio su tela, Vercelli, Museo Borgogna