GIUSEPPE PARVIS
(Breme Lomellina, Pavia 1831- Uboldo, Varese 1909)
Ottomana e Chaise longue
legno di noce scolpito e intarsiato in madreperla, tessuto
inv. 1906, V, 137
87 x 85 x 200 ca. cm
88 x 73,5 x 93 cm
La sala araba era allestita con numerosi arredi realizzati dall’ebainsta Giuseppe Parvis. Tra questi una ottomana, ovvero un divano “alla turca” di forma rettangolare, in pendant con una chaise longue. La struttura in legno è intarsiata con motivi in madreperla e arricchita da inserti di mashrabiyya, e colonnine in legno. Le imbottiture originali dell’ottomana e della chaise longue erano rivestite in tessuto in seta rossa rigata e ricamata con frange di seta viola (pekin, taffetas di seta e di cotone, lana) e sono conservate, seppur molto degradate nei depositi. Per l’esposizione sono state sostituite da tessuti simili per lavorazione e colori.
Non esisteva una tradizione di arte araba di arredo domestico, generalmente costituito da pochi e semplici mobili come tavoli bassi, tappeti e pochi altri piccoli oggetti d’uso. Nella seconda metà dell’Ottocento, in un momento di apertura commerciale, culturale e artistica dell’Egitto verso l’occidente, i ricchi egiziani spesso importavano mobili dall’Europa. A differenza delle case nobiliari e borghesi egiziane, gli arredi degli edifici di culto islamico erano invece più elaborati e pregiati. Fu a questi modelli che guardò Parvis studiandone direttamente le caratteristiche e le decorazioni per riportarle nella sua produzione rivolta ai collezionisti occidentali e ai nobili in Egitto. Studiò in particolare i monumenti arabi antichi ricevendo dal khedivè (il vicerè) il permesso di visitare tutte le moschee, edifici religiosi e tombe generalmente all’epoca non accessibili agli occidentali. Da questo studio approfondito prese spunto per la creazione di un nuovo stile originale che diventerà di gran moda, definito neomoresco, ma in questo caso conosciuto nello specifico come “Stile Parvis”, in cui l’ebanista seppe fondere l’arte italiana del mobile con le geometrie e le linee della tradizione artistica araba. Come Parvis altri ebanisti europei proposero all’élite occidentale arredi in stile medio orientale: lo scozzese John Moye Smith (1839-1912), che realizzò mobili in stile egizio, i francesi Antoine Cailliez e Lecomte in Algeria e l’ebanista Jean-Pierre Hoefer. In Italia ricordiamo Carlo Bugatti (1856-1940) e i suoi preziosi arredi di gusto esotico-moresco.