GIUSEPPE PARVIS
(Breme Lomellina, Pavia 1831- Uboldo, Varese 1909)
Paravento con motivi geometrici e mashrabiyya
legno in noce intarsiato in avorio ed ebano
Inv.1906, V, 142
150x160x3; singola anta: 150x52x3 cm
Il paravento realizzato da Giuseppe Parvis, composto da tre pannelli, è decorato nella parte inferiore con intarsio in avorio ed ebano con un motivo a stella a dodici punte. Nella porzione superiore presenta una decorazione a grata di origine egiziana, con motivo a croce, detta mashrabiyya o moucharabiehs, che diventa elemento costante nell’architettura araba e che Borgogna in inventario definisce con il termine di “moscarabia”. In origine la funzione pratica di queste grate a fusi, che venivano applicate alle finestre, era di rendere fresco un ambiente specifico adibito alla conservazione dell’acqua potabile. Il nome mashrabiyya significherebbe infatti “luogo del bere”. Si tratta di grate lignee formate da piccoli fusi in legno uniti fra loro, la cui struttura viene dettagliatamente raffigurata nei repertori ottocenteschi come in Jules Bourgoin, Les arts arabes, Parigi 1868 e in Prisse d’Avennes, La Décoration Arabe, Parigi 1883.
Parvis utilizzò nei suoi lavori di ebanisteria legno di noce, ebano e legno ebanizzato, intarsi in madreperla e osso, inserti di mashrabiyya, mosaici, nicchie a stallattite, colonnine a rocchetto e inserti con iscrizioni in caratteri arabi.
Un paravento analogo appare nell’illustrazione del salotto in stile arabo di Giuseppe Parvis in L’Esposizione italiana del 1881 a Milano. Illustrata, Milano 1881, p. 253.