GIUSEPPE PARVIS
(Breme Lomellina, Pavia 1831- Saronno 1909)
Coppia di candelieri e paralume con motivi vegetali, animali e iscrizioni in caratteri arabi;
rame argentato, lamina argentata sbalzata, incisa e traforata, vetro dipinto
post 1867 – ante 1884
inv. 1906, V, 214-215
36 x diametro 15,7

La coppia di candelieri in rame argentato, di cui solo di uno si conserva ancora il paralume in vetro dipinto con iscrizioni in caratteri arabi, venne acquistata nel padiglione egiziano di Giuseppe Parvis (Breme Lomellina, Pavia 1831-Saronno 1909) all’Esposizione industriale di Torino del 1884. Facevano parte della serie di “Addobbi completi di stile arabo ed egiziano per salotti” (Catalogo Ufficiale 1884, p. 609) allestiti nelle ricostruzioni d’ambiente dall’ebanista ed imprenditore piemontese, titolare al Cairo di un laboratorio per la produzione di mobili e oggetti di gusto moresco. Lo stile della lavorazione della lamina in rame argentato e traforato e i motivi decorativi sono analoghi alla brocca con bacile (inv. 1906, V, 106 a – 106 b) e al porta-specchio a cassa (inv. 1906, V, 118). La serie di oggetti era allestita insieme agli arredi lignei realizzati dallo stesso ebanista Parvis appositamente per la Sala Araba dell’eclettica casa-museo del collezionista.
La forma della base si ispira agli antichi candelieri di area egizio-siriana, ripresa durante il periodo della dinastia Qajar (1779-1925). Il paralume in vetro dipinto, rimanda alle lanterne d’uso religioso in vetro soffiato e smaltato provenienti dall’area mamelucca del XIV secolo, imitate a partire dal secolo successivo dalle officine italiane. Della nota manifattura di Murano sono presenti, nella collezione Borgogna, un esemplare ottocentesco di lampada da moschea (inv. 1906, V, 125) ed una bottiglia in smalto blu, di ispirazione islamica, dello stesso periodo (inv. 1906, XX, 65).
I motivi decorativi selezionati dal Parvis riprendono modelli dell’XI-XV secolo dell’arte persiana, con prototipi più antichi caratterizzati da figure di animali e racemi vegetali, diffusi soprattutto in patterns di manoscritti, tessuti e tappeti.
L’opera è stata oggetto di un recente restauro grazie all’adozione da parte di un mecenate che ha sostenuto l’intervento attraverso Art Bonus.

Giuseppe Parvis Candeliere Museo Borgogna Vercelli